Autobiografia sì, ma senza pretese di completezza, diario sì, ma senza minutaglie, saggio sì, ma senza disciplina, Sillabario all’incontrario è un romanzo che non si preoccupa di appartenere a un genere ma non si fa scrupolo di attraversarli tutti per comprendere le origini del malessere del Narratore. Dalla Z di Zoo alla A di Aldilà, Sinigaglia ribalta l’alfabeto e le aspettative del lettore conducendolo nel proprio mondo popolato di ricordi, libri e animali, in una riflessione tanto intima quanto universale sul rapporto con l’infanzia e sulla realtà che ci circonda, sui legami familiari e sull’onta indelebile delle nostre colpe, sulla necessità di amare e di essere amati in ogni modo possibile, in ogni forma immaginabile.
In occasione dell’uscita di Sillabario all’incontrario di Ezio Sinigaglia, l’autore dialoga con Gianluca Massimini e Giuseppe Girimonti Greco.
Qui il video della diretta:
https://www.facebook.com/postfazioni/videos/723378836160980
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Ezio Sinigagliaha svolto diversi lavori in ambito sia editoriale sia pubblicitario e nel 2016 ha dato alle stampe per Nutrimenti il romanzo breve Eclissi. Con TerraRossa Edizioni ha pubblicato nel 2019 Il pantarèi (con cui nel 1985 aveva esordito), nel 2020 L’imitazion del vero, segnalato al Premio Strega, nel 2021 Fifty-fifty. Warum e le avventure Conerotiche, prima parte del dittico completato nel 2022 da Fifty-fifty. Sant’Aram nel Regno di Marte. Tra gli autori che ha tradotto e curato figurano Marcel Proust, Charles Perrault, Julien Green, Boileau&Narcejac e Iegor Gran. Suoi contributi narrativi e saggistici sono apparsi su riviste a stampa e sul web.
Giuseppe Girimonti Greco è traduttore letterario e insegnante di Materie letterarie nella scuola pubblica. Tra gli autori che ha curato e tradotto: Perrault, Proust, Julien Green, Klossowski, Simenon, Michon, Jauffret, Boileau&Narcejac. Ha diretto la collana «La letteratura secondo Hitchcock» per Il Saggiatore e (insieme a Vanni Santoni) la collana «Romanzi» di Tunué. Si occupa principalmente di Proust, letteratura e arti visive. Collabora con il festival letterario campano «La pagina che non c’era». È redattore della collana «Gli Eccentrici» dell’editore salernitano Arcoiris e di alcune riviste letterarie e accademiche, tra cui «Quaderni proustiani», «Quattro».